Recensioni dei Critici

Alcune delle critiche raccolte negli anni…

Poletti ha una propria riconoscibilità tecnica nella consistenza delle macchie con cui costruisce l’immagine. La tela, preparata con uno sfondo rossastro, in seguito prenderà da questa base una propria energia, nell’affiorare tra le pennellate. Le stesure scalano prospetticamente, così come s’inseguono all’orizzonte le creste dei monti o in primo piano i nitidi volumi delle case. Il timbro cromatico riflette la padronanza tecnica nel cogliere con veloce sintesi la qualità della luce: tavolozze pastello o tavolozze più calde e terrose si alternano nella produzione, a seconda dei diversi tagli luministici, dichiarando con sincerità il piacere del fare pittura.- Elisabetta Danizelli - Professoressa e Critica d'arte


Riccardo Poletti propone temi molto suggestivi dal caldo cromatismo pittorico, con invidiabile senso della prospettiva aerea, il tutto reso con padronanza delle solide strutture compositive e sorretto da una notevole penetrazione coloristica.- Maria Ballin - Professoressa e Critica d'arte

Il tema prediletto della casa e della campagna riaffiora in “Veduta del piccolo mondo settaurense”. Qui i bruni, il giallo ocra ed il verde antico, tanto cari al colorismo veneto, si sposano felicemente con il tonalismo trentino dominato dalla crudezza cromatica suggerita dalla roccia livida e dal cielo cobalto delle grandi altezze. Nelle immagini autunnali esplode il rosso del pampano, di un subito richiamato a compostezza dall’oro della gaggia e del carpine che il sole investe di un pulviscolo iridescente; mentre un velo di bruma sale dal tiepido nascondiglio del sottobosco.- Pier Luigi Menapace - Professore e Critico d'arte