Biografia

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Riccardo Poletti nasce a Storo il 17 giugno del 1944.
Autodidatta, comincia giovanissimo rifacendosi agli artisti trentini ( Moggioli, Polo, Pancheri … ).
Chi lo conosce, l’ha incontrato di frequente nelle piazze, ai margini delle strade di campagna o nei vicoli dei centri storici, a tu per tu con la tela: gli occhi socchiusi indagano e misurano, ma si lasciano anche portare da un innato piacere visivo nel cogliere l’esperienza reale di un luogo. E’ lo sguardo di chi registra, annota con essenzialità, senza commentare.
Dipinge ‘en plein air’ conoscendo i rischi ma anche le doti richieste da tale procedimento.

Poletti ha una propria riconoscibilità tecnica nella consistenza delle macchie con cui costruisce l’immagine. La tela, preparata con uno sfondo rossastro, in seguito prenderà da questa base una propria energia, nell’affiorare tra le pennellate.

Le stesure scalano prospetticamente, così come s’inseguono all’orizzonte le creste dei monti o in primo piano i nitidi volumi delle case. Il timbro cromatico riflette la padronanza tecnica nel cogliere con veloce sintesi la qualità della luce: tavolozze pastello o tavolozze più calde e terrose si alternano nella produzione, a seconda dei diversi tagli luministici, dichiarando con sincerità il piacere del fare pittura.


“Il quadro ha colpito per la sua luminosità e profondità, elementi questi che trasmettono all’osservatore un tale senso di spiritualità.
E’ un quadro che più viene guardato, più attira l’osservatore.”